Il mondo di Ombre nella pietra di Alex Coman è ambientato in un futuro in cui le persone vivono in caverne dove sono stati ricavati degli alloggi; il clima è freddo, ostile per la vita umana: anche se non viene spiegato, qualcosa è successo al pianeta, sconvolto da una qualche catastrofe, forse causata dall’uomo, che rende dura vivere al di fuori dei rifugi.
Il clima però non è l’unico elemento negativo con cui avere a che fare: il mondo sembra aver perso molto della sua civiltà, con le persone che cercano di approfittare, spesso con la forza, degli altri per ottenere le fialette contenenti la preziosa medicina che permette di continuare a vivere. Mina e Robi Colletti, due fratelli che hanno perso i genitori in giovane età (la madre per la malattia che colpisce tutti quanti, il padre ucciso mentre tornava a casa), devono affrontare ogni giorno questa realtà, tra vicine strozzine e lavori all’interno della bolla alle volte umilianti, ma continuano ad andare avanti perché hanno un sogno da realizzare: potersi comprare l’accesso a una grotta migliore, dove la vita è più sicura e a misura d’uomo. E Robi, per mantenere la richiesta fatta dalla madre in punto di morte, è pronto a tutto.
La caratterizzazione dei due protagonisti è ben fatta, con Mina che incarna l’essere non ancora del tutto contaminato dalle brutture del mondo e Robi il fratello maggiore che protegge la sorella più piccola e vuole darle una vita migliore, nascondendole una realtà più dura di quella che lei crede; un compito non facile, dato che tutto, persino i pensieri, i sogni e i ricordi, è collegato alla rete e può essere visionato da chiunque ne faccia richiesta; un po’ come succede nella nostra realtà, solo in maniera molto più invasiva e intima, il che fa riflettere fin dove ci si può spingere con la tecnologia e qual è il prezzo da pagare per essere parte di un sistema. L’uomo, con lo sviluppo della tecnologia è davvero progredito oppure questa è soltanto un’illusione il cui prezzo da pagare è la perdita della libertà? Una libertà che è per pochi, per chi sta in alto, mentre per chi sta in basso c’è solo lo spazio per servire ed essere sfruttati, sperando un giorno di poter salire di un gradino e avere un’esistenza leggermente migliore?
La vita mostrata da Ombre nella pietra non è per niente rosea, dove ognuno cerca solamente di tirare avanti e sopravvivere, dove la consolazione si può trovare solo quando si passa a un’altra vita, come spesso le varie religioni hanno fatto credere. E in un certo senso, in Ombre della Pietra è proprio così, anche se sta al lettore scoprire questa verità.
Il testo è ben scritto, scorrevole, a tratti magari un po’ nebuloso perché non vengono date molte informazioni sul mondo in cui ci si trova, lasciando chi legge con delle domande che non trovano risposta, ma questo non inficia su quello che il testo vuole trasmettere. Può piacere o meno, ma questa è una tecnica narrativa usata da diversi autori, dove non viene data la pappa pronta al lettore, ma tocca lui spingersi a cercare, o immaginare, quello che vuole conoscere.
Nel file avuto in lettura c’è qualche refuso e la punteggiatura è da migliorare nelle prime pagine, ma questo è un qualcosa che nella versione finale di Ombre nella pietra sarà stato sistemato.
Per chi ama mondi distopici che facciano anche riflettere, Ombre nella pietra è una lettura consigliata.
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