L’Orfano è una delle figure più antiche che esistono sulla Terra, le cui storie sono raccontate in ogni forma, in ogni civiltà, in ogni tempo. Guerre, epidemie, carestie, fato avverso, crudeltà umana: le cause che rendono i bambini orfani sono molteplici.
Un esempio famoso, la cui conoscenza è millenaria, è Mosè, abbandonato nelle acque del fiume Nilo per scampare alla persecuzione del Faraone e poi raccolto dalla figlia del sovrano e cresciuto a corte, divenendo poi colui che avrebbe salvato il popolo di origine dalla schiavitù, conducendolo verso la Terra Promessa. Mosè incarna perfettamente l’Orfano che ha sviluppato interdipendenza e cooperazione (è infatti grazie a lui e all’aver ascoltato e accolto la parole di Dio, che si riesce a mettere in atto il piano salvifico del popolo ebraico, cosa che da solo, senza un aiuto, non sarebbe mai riuscito a mettere in pratica): è l’Orfano che è andato oltre la sua condizione.
Ma l’Orfano non è solo questo: per arrivare a questo punto c’è tutto un cammino di crescita e comprensione.
Un ottimo esempio di ciò è Gatsu, protagonista del manga Berserk di Kentaro Miura: l’autore è riuscito perfettamente a mostrare le condizioni in cui da bambino è vissuto e come è stato trattato per la sua condizione. Nei capitoli di Gatsu bambino, viene mostrato l’abbandono e il tradimento che il personaggio subisce, avendo dimostrazione che la vita è dolore, facendogli perdere fiducia verso il prossimo, al punto che non solo non vuole legami, ma non sopporta neppure il semplice contatto fisico di altri individui. Gatsu cresce con la convinzione di dover essere autonomo a tutti i costi, rimboccandosi le maniche e rialzandosi da ogni caduta con le sole proprie forze. Un modo di fare dovuto alle continue rinunce e privazioni, che l’hanno portato alla perdita della speranza, divenendo freddo, cinico, diffidente.
Un altro esempio vicino, per quanto ho realizzato, è Periin, personaggio di Storie di Asklivion – Strade Nascoste; anche se va detto che Periin non rappresenta solo questo archetipo, ma anche altri, come a esempio il Guerriero. Specie nelle vicende che lo vedono coinvolto con gli altri personaggi nella ricerca per l’Ordine, questo lato di sé viene a galla; soprattutto vengono mostrate le ragioni che l’hanno portato a essere quello che è. E’ così anche per Guerriero in L’Ultimo Potere, ma se non si è perso come può succedere all’Orfano, è perché, anche se senza genitori, ha avuto Vecchio che si è occupato di lui (come ha fatto il tutore di Periin, anche se non è stata certo la figura paterna che ci si poteva aspettare; ma in certi tempi si fa quello che si può con quello che si ha).
E’ chiaro che l’Orfano, proprio per le ragioni dimostrate finora, ha bisogno di fiducia e protezione per divenire un individuo maturo e responsabile e non crescere un essere vuoto, senza identità e carattere che si adegua alle icone imposte dalla società del tempo, come purtroppo la realtà attuale ne dà triste esempio.
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