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La follia che avanza

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“A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre” dice un famoso proverbio che spesso ci azzecca. Ma per l’attualità non serve affidarsi a vecchi detti: basta osservare un poco e conoscere la storia per sapere che corso prenderanno gli eventi. E con quello che sta accadendo adesso, è qualcosa di abbastanza prevedibile. Il caos ormai sta dilagando e se lo sta facendo è per colpa di una deriva nata da ottusità, ignoranza, arroganza, strafottenza e follia. Sì, ormai siamo alla follia. Il capo della Corea del Nord è un esempio. Trump non scherza di certo con il suo attaccare mezzo mondo e discriminare chi non è americano, arrivando a separare tra i migranti i figli dalle madri, rinchiudendoli in quelle che praticamente sono gabbie, tanto per dire uno dei tanti atti deplorevoli che sta attuando.
Guardando nel nostro orticello, le cose non vanno di certo meglio. Dopo la tragicommedia per creare un governo (dove le coalizioni di partenza sono state accantonate per crearne altre e andare al potere, a dimostrazione di cosa veramente importa ai politici), ogni giorno si deve assistere a scene che fanno sempre più capire dove si sta andando. Dopo i tanto sbandierati reddito di cittadinanza (con quali fondi si farà), decreto dignità, è la volta di Grillo (non si sa se per provocazione o se dice davvero sul serio) che si domanda se vivere in democrazia sia una buona cosa e se le nostre democrazie stanno funzionando bene (c’è per caso voglia di andare a creare una dittatura?), per poi passare a volere abolire le elezioni ed estrarre a sorte chi va a governare. Se questa non è follia e non è neppure una presa in giro, allora non si sa proprio come chiamarla.
Ma se tutto questo non bastasse per capire dove si sta andando, ecco l’ultima chicca: un lavoratore straniero chiede al suo datore di lavoro di andare in malattia e subisce insulti e minacce “Sei solo un bastardo islamico”. “Ti brucio vivo”. “Ora al potere c’è Salvini: posso anche ammazzarti”.
Fatti del genere, con un simile clima di odio, si erano già verificati decine di anni fa quando erano in auge fascismo e nazismo. Ora dicono che fascismo e nazismo non esistono più, sono morti; eppure la storia si sta ripetendo. A questo punto è chiaro che si sta venendo presi in giro e si cerca di celare la verità mentre la realtà prende sempre più piede. I segnali ci sono da tempo e da altrettanto tempo si sta mettendo in guardia dove si può andare a parare; poi non ci si meravigli, né si pianga né si recrimini, se si è andati a fare una brutta fine: ce la si è cercata.