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Regole

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Che cosa sono le regole?
Sono un modo per dare ordine alla vita della società e dell’individuo, un modo per aiutarlo e cercare di rendere migliore la propria vita. Questo logicamente se sono pensate e realizzate con spirito morale ed etico, restando al di sopra delle parti, facendo sì che la vera giustizia sia lo spirito che le pervade: in questa maniera, le regole sono veramente utili per rendere il luogo in cui si vive migliore.
Diversamente, se si piegano e adattano ai bisogni e alla volontà di pochi, possono trasformare l’esistenza in un macchinario farraginoso che crea intoppi, tribolazioni e soprattutto impoverisce sempre le classi più deboli, posando sulle loro spalle tutti i pesi della società e facendogli pagare sempre il prezzo più pesante del vivere comune. La storia purtroppo ha dimostrato come l’incapacità e l’egoismo dei governanti siano state vere e proprie piaghe per la popolazione: viene in mente il periodo feudale o regni come quello del Re Sole, ma non si deve commettere l’errore che con l’avvento della cosiddetta democrazia le cose siano cambiate. Si tratta solo di un’illusione: sono sempre le classi più povere a pagare il prezzo più alto, mentre i ricchi e potenti non fanno che arricchirsi alle loro spalle, ponendo sulle loro schiene regole sempre più restrittive a cui loro però non si assoggettano, ritenendosi al di sopra della legge.
Ne è triste esempio l’Italia, in balia da un ventennio di un individuo che è entrato in politica per fare leggi a proprio favore, per tutelarsi dalle ripercussioni di azioni compiute che se fosse stato per le regole vigenti prima del suo avvento l’avrebbero fatto condannare. Non solo: invece di cercare di fare il meglio per il paese, ha fatto in modo d’arricchirsi appropriandosi indebitamente dei soldi versati dai cittadini. Non bastassero i danni perpetrati alla popolazione e al degrado del paese, questo modo di fare ha dato il via al berlusconismo, un sistema che deforma la democrazia secondo il quale basta avere i soldi e pagare che tutto è lecito e consentito, si è al di sopra di qualsiasi cosa. Un sistema che deresponsabilizza gli individui, rendendoli irresponsabili, ma anche arroganti e presuntuosi, come se il semplice fatto di possedere denaro li renda degli intoccabili cui è permesso di fare di tutto, senza dover subire le conseguenze delle loro azioni.
Ma senza responsabilità, l’individuo, la società, sono destinate a disgregarsi e a decadere. E come spesso fa l’uomo, si è scelta la via più semplice, più veloce e immediata, quella che non richiede impegno, perché è questo che richiede l’educazione. Quell’educazione che dovrebbe dare il senso morale. Quel senso morale che non è innato, ma che va acquisito attraverso l’esercizio, l’esperienza il lavoro della mente: tutte cose che richiedono tempo e costanza e che oggi sono considerate superflue. Un grosso errore, dato che tale modo di fare va a minare la sopravvivenza della razza umana, provocando danni che portano alla sua scomparsa.
Quello che gli individui hanno dimenticato è che hanno dei doveri verso la propria specie, doveri che li portano a preservarla, mentre non fanno altro che pretendere diritti di cui non conoscono nemmeno il significato e che pertanto non sanno né difendere né goderne.