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L'Apparenza e l'Inganno

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Ben fissò il gatto con gli occhi sgranati. – Come fai a sapere chi sono? – chiese alla fine.
– Chi altri vorrebbe essere, a parte se stesso? – replicò il gatto.
Ben dovette fermarsi a riflettere per un minuto. – Be’, nessuno – rispose alla fine. – Ma come mai tu puoi riconoscermi quando nessun altro ci riesce? Non ti sembro qualcun altro?
Il gatto sollevò una zampa delicata e se la leccò con gusto. – Per me conta poco chi sembra – rispose. – L’apparenza inganna, e lei potrebbe non essere veramente chi sembra. Io non mi fido mai delle apparenze. I gatti possono assumere l’aspetto che vogliono. Sono maestri nell’inganno, e i maestri di un’arte non si lasciano ingannare da nessuno. Io la vedo per
quello che è realmente, non per quello che sembra. Non ho idea se l’aspetto che ha adesso è quello che ha realmente.
– Ebbene, non è così.
– Come vuole. Io so soltanto che qualunque aspetto lei possa avere, in ogni caso è Ben Holiday, Alto Signore di Landover.
Ben rimase un attimo in silenzio, tentando di decidere con che cosa aveva a che fare, chiedendosi da quale parte della terra provenisse quella creatura.
– E così tu sai chi sono nonostante la magia che mi rende irriconoscibile? – concluse. – La magia non ti trae in inganno?
Il gatto lo studiò per un attimo, poi piegò la testa di lato, riflettendo: – La magia non ingannerebbe neanche lei, se non glielo permettesse.
Ben corrugò la fronte. – Che cosa vuoi dire con questo?
– Tutto e niente. L’inganno è soprattutto un gioco che facciamo con noi stessi.

L’Unicorno Nero – Terry Brooks

Un brano illuminante che rivela la natura dell’apparenza e dell’inganno. Una realtà da sempre presente nella storia dell’uomo, specie nella società in cui si sta vivendo, che basa il suo vivere proprio su questi elementi privi di qualsiasi valore, capaci di fare così tanti danni. Quante volte si vedono persone rimanere affascinate da individui che appaiono in un certo modo (basta dare il minimo sentore di un poco di agio, una parlantina un pò sciolta per ammaliare), ma che una volta sollevata la maschera mostrano quello che sono veramente: nulla, perché oltre le parole ci devono essere dei fatti concreti, della sostanza e molto spesso tutto ciò è latitante.
Giovani e adulti, ragazze e donne: un copione che si ripete e che ha solo una cosa da dare: delusione.

P.s.
Ritornando al libro di Brooks, la descrizione che ha fatto del gatto è molto chiara, ma chissà perché la mente si è sempre ostinata a raffigurarmi l’animale protagonista delle vicende del secondo volume del ciclo di Landover in maniera diversa.