Gli Dei del Pozzo è il primo volume della Saga del Pozzo di Gianluca Turconi che unisce scienza a magia. La storia inizia con quella che pare essere la solita storia di contrabbando di armi e droga dal Messico alle Bahamas e alla Florida; ma questa volta, il viaggio commissionato da Lucious Morris nasconde qualcosa di diverso: si tratta di ripetere nel corso di un uragano un esperimento scientifico militare a cui aveva partecipato a suo tempo su una nave da guerra il padre di Scott Herby, il proprietario della nave Witchcraft su cui si è imbarcato il fisico, e che era finito in circostanze misteriose.
Sia a causa del tradimento di parte dell’equipaggio, sia a causa della tempesta, solo Scott e Astrid, sorella di Bengt Arnberg collega di lavoro del padre di Scott, riescono a sopravvivere, ritrovandosi sbalzati in un deserto sconosciuto sotto un cielo senza stelle. Mentre cercano si raggiungere le montagne, per caso, sotto la sabbia ritrovano la Antietam, la nave da guerra scomparsa; lì, esplorando il suo interno per trovare qualcosa che possa essere utile alla loro sopravvivenza, vengono attaccati da una creatura mai vista prima.
Attanagliati da un numero crescente di dubbi e misteri, i due arrivano a incontrare il mercante moro Khalil; presto comprendono di essere finiti in un’altra epoca e precisamente ai tempi di Carlo Magno, solo che la storia è diversa da quella che conoscono: Rollant (Orlando), non morto nella famosa imboscata e il regno di re Charles si trova nella morsa dei monaci Penitenziali guidati da Alcuinus. Contro la loro volontà si troveranno coinvolti in qualcosa di grande, che esula dalla loro mente razionale. Tra rune magiche, dei, battaglie epiche saranno agenti determinanti del destino della storia.
Gli Dei del Pozzo è un romanzo che nella prima parte alterna parti ambientate nel nostro presente e parti nel mondo medievale, prima di convogliarsi in un’unica vicenda. Lo stile è più diretto per il tempo presente, mentre si fa più ricercato per il tempo passato per rievocare l’atmosfera delle vicende cavalleresche. Trama ben strutturata e affascinante, non risparmia colpi di scena; interessante soprattutto la rivisitazione di certi eventi e il mostrare personaggi storici famosi sotto un aspetto più umano: re Charles è un uomo che commette sbagli e Rollant non è solo un cavaliere senza paura, ma anche un padre preoccupato per la sorte della propria bambina. Un po’ affrettato il finale, che fa capire come la storia non sia finita, ma abbia ancora diverse cose da dire; questo non toglie che Gli Dei del Pozzo è una lettura interessante, ricca di spunti.
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