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Marvel o DC?

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Quando si parla di supereroi, si pensa subito ai mondi DC Comics e Marvel. E può venire naturale in certi casi chiedersi quale delle due case editrici sia la migliore. Dare una risposta è difficile perché entrambe hanno saputo creare personaggi che sono diventati famosi, che sono entrati nell’immaginario collettivo; entrambe hanno creato storie che sono entrate nella storia del fumetto, entrambe hanno avuto e hanno grandi disegnatori, entrambe hanno ispirato film e serie tv di successo.
Allora come si fa a scegliere? In molti direbbero che il migliore è quello che ha avuto il pubblico maggiore e per questo occorre ripercorrere un poco la storia dei personaggi che hanno inventato.
Entrambe sono nate negli anni 30 (anche se la DC è di qualche anno più vecchia) ed entrambe hanno venduto milioni di copie di fumetti nel mondo, con la DC che però ha avuto un grande successo da subito con Superman, Batman e Wonder Woman, mentre il successo vero e proprio per la Marvel è iniziato ad arrivare negli anni 60 quando apparirono personaggi come i Fantastici Quattro, Spider-Man, Hulk e Thor, per citarne alcuni. Entrambe hanno ispirato film e serie tv, anche se quella che lo ha fatto di più inizialmente è stata la DC Comics, partendo dagli anni 40 con Lewis Wilson a interpretare Batman in un serial cinematografico, per poi passare al famoso Batman interpretato da Adam West negli anni 60: come si vedrà anche in seguito, il mondo DC Comics è quello che per primo ha influenzato maggiormente cinema e telefilm. Negli anni 70, Lynda Carter ha vestito i panni di Wonder Woman e lo sfortunato Christopher Reeve interpreterà per la prima volta Superman (lo si vedrà in questo ruolo per altri tre film), mentre da Tim Burton alla fine degli anni 80 si avrà il primo film su Batman, con un successo tale che gli anni 90 videro altri tre film dedicati all’Uomo Pipistrello. Questi anni videro nascere diverse serie dedicate al mondo DC quali Smalville, Flash, Lois & Clark: Le nuove avventure di Superman, per non parlare dei cartoni animati su Batman e Superman.
La Marvel, invece, almeno fino agli anni 2000, non ha avuto una presenza tale sul grande e piccolo schermo. C’è stata la famosa serie L’incredibile Hulk (qui Bruce Banner viene chiamato David Banner) degli anni 70, che ha visto il duo Bill Bixby e Lou Ferrigno impegnati anche in due film per la televisione (in uno di questi è presente anche il personaggio di Thor); sempre in quegli anni ci sono stati dei film sull’Uomo-Ragno, ma che non hanno avuto grande successo. Stessa sorte negli anni 90 subirà il film su The Punisher interpretato da Dolph Lundgren, mentre per il Blade di Wesley Snipes sarà diverso. Meglio la Marvel andrà sul versante cartoonistico con le serie dedicate a Capitan America, Spider-Man e soprattutto gli X-Men, vero e proprio successo mondiale da quando Claremont ha preso le redini delle serie fumettistiche dedicate ai mutanti, dando una grande linfa vitale a questo gruppo di supereroi.
Dal 2000 in poi, le cose però cambiano e vedono i personaggi Marvel salire con prepotenza alla ribalta. Gli X-Men e soprattutto gli Spider-Man di Sam Raimi faranno da apripista a quella che sarà una vera esplosione di film Marvel: Fantastici Quattro, Capitan America, Thor, Iron Man, Doctor Strange, Avengers, Ant-Man, Venom, Guardiani della Galassia, Deadpool, Wolverine. Per non parlare delle serie tv dedicate a Dare Devil, Jessica Jones, Iron fist, Scarlet Witch, ai Runaways e agli agenti dello S.H.I.E.L.D.
I personaggi della DC Comics tenteranno di tenere il passo, ma solo la trilogia di Nolan su Batman ci riuscirà (a parte il film L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder, gli altri non otterranno lo stesso successo di quelli Marvel, non essendo allo stesso livello). Sorte migliore toccherà alle serie tv di Flash, Arrow, Batgirl, The Legend of Tomorrow, Supergirl, carine ma tuttavia nulla di eccezionale.
Di fronte al successo e al riscontro di pubblico, verrebbe dire che la Marvel è la migliore, ma questo non sarebbe corretto, perché in questo caso molto dipende dall’approccio avuto da sceneggiatori e registi, dall’interpretazione data dagli attori (impossibile confrontare un Jason Momoa a un Robert Downey Jr.), andando lontano dalla bontà delle storie cartacee che hanno dato vita a un determinato personaggio. Se è vero che i film su Superman non hanno preso nulla da certe storie scritte da Alan Moore (l’autore dei famosi Watchmen e V for Vendetta) e forse solo Nolan è riuscito a fare qualcosa di simile a ciò che fece Frank Miller con Batman, è altrettanto vero che nessuno dei film sugli X-men è riuscito ad arrivare al livello delle storie create da Claremont.
Allora perché c’è chi reputa migliore Marvel rispetto alla DC Comics oppure viceversa?
La questione è semplicemente soggettiva e dipende dallo scoccare di una scintilla che fa appassionare a certe storie e a certi personaggi piuttosto che ad altri. Arriva un momento che si scoprono storie che fanno particolarmente presa e che lasciano un segno, facendo appassionare a certi personaggi piuttosto che ad altri.
Insuperabili X-men, famoso cartone animato ispisrato ai famosi mutanti MarvelIndiscutibile è la grandezza di personaggi come Batman e Superman, ma la presa che hanno sul lettore dipende molto dall’approccio dello sceneggiatore e come presenta il personaggio e le sue avventure, senza contare che anche lo stile del disegnatore ha la sua parte d’impatto. Personalmente, per quanto da piccolo abbia visto film su Superman e Batman, oltre ai vari telefilm sull’Uomo d’Acciao, Flash e Hulk, nessuno di questi mi ha spinto a quell’età a ricercare le storie cartacee per scoprire di più su questi personaggi; stessa sorte è toccata ai cartoni animati di Capitan America, Iron Man e Spider-Man.
Ben diversa è stata invece la storia con il cartone Insuperabili X-men, che mi ha fatto appassionare alle vicende del famoso gruppo mutante e spinto a volerne sapere di più, anche se allora non c’era Internet, non c’erano fumetterie vicine e non molte edicole avevano fumetti Marvel. Per un ragazzo delle medie, che viveva un periodo di cambiamento fisico e mentale, era facile provare empatia per un gruppo di mutanti che viveva in un istituto dove imparare a usare i propri poteri. Vedere analogie tra l’andare a scuola e l’andare allo Xavier Institute è molto semplice, ma non era solo quello a far presa: c’era il vedere personaggi che cercavano di trovare il proprio posto in un mondo che li considerava diversi a far sentire questi supereroi vicini. La diversità vista come male faceva parteggiare per loro, ma ad avvicinarli al lettore c’era anche il fatto che i protagonisti faceva fatica a capire ad accettare questa diversità che li faceva sentire unici ed eccezionali, al punto che alcuni desideravano trovare un modo per essere come le persone normali.
Tutte queste cose un adolescente razionalmente non le comprendeva, non le analizzava, semplicemente si godeva le avventure tifando per Wolverine, Tempesta, Ciclope, Rogue, Gambit, Jean Grey, ma quello che essi rappresentavano rimaneva con forza. C’era però anche dell’altro: seppure fossero letture pensate per ragazzi, non erano solo per loro, ma potevano essere lette anche da adulti, visto che affrontavano tematiche come gli esperimenti sugli esseri viventi o la reclusione in ghetti come avevano fatto i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale (non per niente, uno dei personaggi più importanti delle storie degli X-Men è Magneto, che ha vissuto sulla propria pelle gli orrori di quell’infausto periodo).
Grazie a questi personaggi, col tempo ho poi letto e apprezzato altre storie di altri personaggi Marvel (Spider-Man, Thor, gli Avengers, il bel Moonknight di Huston e Finch, l’Hulk di Peter David, Adam Warlock, DareDevil, per citarne alcuni): non sono diventato un esperto che conosce tutto del mondo fumettistico di questa casa editrice, ma una piccola cultura me la sono fatta, se così si può dire. Cosa che non posso dire della DC: certo, conosco alcune storie (La morte di Superman e alcune storie di Moore su questo personaggio, per non parlare del Batman di Miller, per esempio), riconosco il loro valore, ma non hanno saputo coinvolgermi come quelle Marvel.
In conclusione, non può esistere una risposta universale alla domanda a chi delle due case editrici è la migliore; esiste invece la risposta personale che ognuno può trovare leggendo le storie che sono state scritte nel corso degli anni.