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La violenza come risoluzione dei problemi

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Bolsonaro: come risolve la violenzaSapete chi é Bolsonaro? II nostro nuovo Presidente, di origine italiana, con il nonno soldato nazista. Si insedierà al governo dal 1 ° gennaio 2019.
È stato eletto con una buona maggioranza anche se circa il trenta per cento degli elettori non ha votato. Lo chiamano il MITO. Nato dal nulla, ex militare espulso, deputato da trenta anni, senza né arte né parte, improvvisamente diventa “il mito e il messia”. Come e perché? La gente é stanca della corruzione e soprattutto della violenza che é presente in ogni strada, in ogni paese o città.
Bolsonaro ha captato questo e ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. Come ha fatto Salvini in Italia con i migranti.
Come? Ammazzando quanti sarà necessario; 30 mila? Quello che sarà necessario. Ma ogni anno vengono già uccise più di 63 mila persone per lo più giovani. E abbiamo le prigioni strapiene; la violenza e il traffico e il consumo di droghe aumentano sempre di più. A Rio si ammazzano 16 esseri umani al giorno, circa 500 al mese. Se ammazzare risolvesse il problema dovremmo stare in paradiso.
“lo darò armi a ogni cittadino. Solo i banditi hanno diritto ad avere le armi?” ha dichiarato ripetutamente. La polizia potrà sparare a volontà, come il tiro al piccione, quando sospetta che il bandito sia armato. Sempre secondo Bolsonaro, questo Statuto-Eca, legge federale di protezione ai minorenni, deve essere stracciato: difende solamente i banditi. Bisogna mettere i ragazzi in carcere anche se minorenni. Ma il Brasile già è il terzo paese al mondo per numero di detenuti. Il carcere disumanizza e forma banditi a livello universitario.
Le ONG, le associazioni di difesa dei diritti umani e delle minoranze, devono sparire e non avere più appoggio dal governo: difendono delinquenti.
Bolsonaro si presenta come l’uomo nuovo della politica, contro la corruzione. Afferma che il PT (Partito Trabalista) e il governo Lula sono governi comunisti, sono i grandi nemici da abbattere. La situazione attuale del Brasile è colpa loro, anche se Lula ha lasciato il comando nel 2012.
Lula dovrà marcire in carcere si dice. Non entro in merito sull’innocenza o meno dell’ex Presidente Lula, ma è chiaro che l’élite brasiliana non tollera che un nordestino, con poca istruzione scolastica, possa tentare di dare voce, dignità e protagonismo agli schiavi di ieri e di oggi. Lula deve essere punito per questa sfrontatezza! L’élite colonizzatrice non può sopportare questo.
Bolsonaro ha diffuso e predicato l’odio in nome di Dio e della Bibbia che ha incominciato a prendere in mano, lui che forse neppure era credente. Ha ricevuto l’appoggio manifesto di molte grandi e corrotte chiese evangeliche e anche di molti cattolici perchè si é presentato come difensore dei valori morali, della famiglia, contro l’aborto e le minoranze omoaffettive. Uccidere, eliminare chi è mio avversario, odiare, sfruttare sempre più i poveri sono valori morali? In nome di Dio si é ucciso Dio che è amore. Chi lavora per il sociale, per la giustizia, per i poveri e le minoranze è comunista e sovversivo. Devo prepararmi perché da sempre lavoro tra gli esclusi! II male è la sinistra: il bene è la destra radicale.
“Deus acima de tudo e o Brasil, acima de tudo”: è il ritornello ripetuto in ogni incontro.
Lo abbiamo già sentito nella dittatura passata.
Bolsonaro si è rifiutato di partecipare a dibattiti politici con il suo oppositore. Qual è il programma di governo? Nessuno lo sa. Lo spiega un po’ in questi giorni in cui prepara il nuovo governo. Un mito non ha bisogno di spiegare. La coltellata ricevuta in piazza ne ha fatto un eroe che bisognava votare perché lo vogliono eliminare.
È eletto via rete sociali e fake news, preparate da forze occulte, ma intelligenti.
Non si parla di giustizia sociale, di educazione, di sanità, di politiche pubbliche.
Si parla di uso della forza e di fare tacere chi è sovversivo. È chiaro che dietro Bolsonaro esiste un piano internazionale di destra radicale che vuole impiantare un capitalismo selvaggio in tutto il mondo, depauperando sempre più i lavoratori derubati dei loro diritti faticosamente conquistati e delle masse povere e fare sempre più ricca quella cerchia ristretta già molto ricca.
II nuovo Presidente si è messo subito in collegamento con Trump e con tutti i governi di destra inclusa l’Italia di Salvini che si è congratulato con lui e ha gioito per la sua vittoria.

Dalla strada alla vita, Anno XVII – numero 58 -Dicembre 2018. pag. 4,5,6.

L’articolo scritto da Padre Renato parla della situazione attuale in Brasile. L’Italia ha una situazione differente, ma fino a un certo punto: ci sono degli elementi in comune, dei modi di pensare che sono gli stessi. Su questo ci sarebbe da riflettere.