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Essere delle oche

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Piumino MonclerLe grandi marche, in qualsiasi settore, hanno sempre avuto prodotti dai prezzi elevati. Le persone sono da sempre state convinte che prezzi così alti fossero indice di grande qualità. La realtà dimostra che tutto ciò è falso: questo è quanto l’indagine di Report fatta da Sabrina Giannini ha portato a galla per quanto riguarda la produzione di piumini Moncler.
Oltre alla spropositata differenza tra costo di produzione e prezzo di vendita (i capi più elaborati costano 30 E al pezzo e vengono venduti a 1000/1200 E), colpisce un sistema atto a cercare di fare sempre più guadagno sulle spalle degli altri, che dimostra tutto il suo cinismo e il suo disprezzo per gli individui (emblematica l’affermazione di un imprenditore che ha portato il lavoro all’estero “non me ne frega niente dei lavoratori italiani”, quando produrre in Italia ha un costo superiore di soli 20 E). Oltretutto la tanta decantata qualità di Moncler non è tale, dato che per riempire le sue giacche non viene usato piumino di prima scelta e che continua a delocalizzare per avere sempre costi di manodopera inferiore (da Romania e Armenia ora produce in Transnistria, uno stato auto-proclamato facente parte del territorio della Moldavia, non riconosciuto dalle Nazioni Unite).
Come vengono spiumate le ocheAncora più scandaloso è come tale piumino viene ottenuto e non per la lavorazione cui le piume d’oca sono sottoposte in fabbrica, ma per come sono ottenute dagli animali: il trattamento dei poveri volatili è bestiale. Gli allevamenti ungheresi in cui vengono allevate le oche non sono a norma e le povere bestie sono trattate in una maniera che le loro piume non possono essere considerate di prima qualità. Cosa ancora peggiore, per il fatto che si ritiene che le piume di oche vive siano migliori di oche morte, gli animali vengono brutalmente spiumati vivi tre/quattro volte l’anno, riportando sempre ferite (sommariamente curate con ago, filo e tintura di iodio), alle volte così gravi che conducono al decesso dell’animale, con persone che eseguono questo compito per 30 centesimi a capo (la normativa europea prevede che il piumaggio delle oche venga raccolto mediante pettinatura, una tecnica che non causa dolore né stress agli uccelli, ma non viene applicata perché richiede troppo tempo). Nonostante le prove mostrate da giornalisti che hanno fatto indagini su tale realtà, gli enti che dovrebbero salvaguardare le povere bestie ritengono che questo processo sia inevitabile, avallando e favorendo questo modo di fare, permettendo così di continuare questa spietata macchina del guadagno. Una macchina fatta e creata da gente senza scrupoli che pensa solo al guadagno, fregandosene del rispetto e della dignità.
Altrettanto brutale è lo scoprire come vengono trattate le oche usate per la macellazione (anche le loro piume sono usate per fare piumini): oche alimentate forzatamente per farle ammalare e permettere che il fegato cresca quattro volte il normale per soddisfare la domanda dell’organo indispensabile per relizzare il tanto richiesto foie gras.
Tutto quello che è stato mostrato rivela un sistema distruttivo, che non fa che causare danni e tutto perché ci sono individui che non si sanno accontentare, che vogliono sempre di più in barba alla dignità degli altri e al rispetto per le regole (emblema di ciò è Ruffini, proprietario di Moncler, tanto portato come esempio positivo da Renzi, che la dice lunga sulla linea di governo del nostro paese).
Ci si vuole rendere conto del prezzo che altri pagano (animali, persone) perché si possano avere certe merci?
Si vuole prendere coscienza della brutalità e del cinismo di chi si vuole arricchire senza scrupoli, fregandosene degli altri?
O si vuole continuare a fregarsene, chiudere gli occhi, perché si devono soddisfare le proprie voglie, si deve dare corda al proprio egoismo, incuranti di quello che c’è dietro quello che si possiede?
E’ con questo modo di fare che si dà il permesso e si crea la fortuna di certe persone, è su questo che esse contano per arricchirsi: sul menefreghismo e l’egoismo della maggior parte delle persone, perché danno ascolto solo alla loro cupidigia e al loro desiderio di possesso e soddisfazione del proprio ego.
Ma un modo ci sarebbe per fermare queste persone, colpirle nel loro punto forte, che allo stesso tempo è il loro punto debole: il portafoglio. Dinanzi al loro modo di fare, basterebbe smettere di comprare i loro prodotti: questo è l’unico modo di fermarli, dato che non ci sono sistemi che assicurino che il loro modo di fare rispetti le regole. Non ci sono controlli perché l’unica cosa che conta è guadagnare, è far funzionare la macchina del denaro.
Le persone possono avere in mano la capacità di cambiare le cose, di farle andare meglio. Ma se ne fregano, pensando solo a se stesse, come se tutto quello che accade intorno a loro non le riguarda, le cose non miglioreranno mai.