Domenica 12 e lunedì 13 ci saranno le votazioni per i referendum sul nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento.
Questo post non è per dare una linea guida su come votare, c’è già chi lo fa e ognuno è libero di scegliere come meglio preferisce. Ma vuole ribadire l’importanza del diritto al voto.
Perché il voto è esprimere il proprio parere, essere responsabili della costruzione della società in cui si vive, dare un contributo. E’ sotto gli occhi di tutti come ci sia un calo costante nell’affluenza ad andare a votare; molta gente ritiene che sia una perdita di tempo, che non serva a cambiare le cose. Questo si realizza se tutti la pensano allo stesso modo.
Ma qualsiasi cosa la si ottiene dandosi da fare, facendo ognuno la propria parte; è responsabilità di ciascuno che vive nella società renderla migliore. Perché se nessuno fa niente, non ci si deve poi lamentare se le cose non funzionano.
Per questo ha tanto importanza il voto, perché è una scelta.
E la scelta è quanto di più importante ha l’uomo, ciò che lo caratterizza e lo distingue: non sono la ricchezza, la bellezza o il potere che rende l’individuo migliore, ma come decide di agire in certe situazioni.
Perché se ci si pensa l’essere umano non possiede niente, né la terra, che può utilizzare fino a quando vive su di essa, né i beni materiali, nemmeno il corpo che gli è dato, poiché non ha modo di sceglierlo; tutti elementi che con la morte dovrà lasciare.
L’unica cosa su cui ha controllo è decidere come vivere la propria esistenza e ciò è caratterizzato dalle scelte che si compiono.
E’ stato permesso che ci fosse tolto tanto, perché senza accondiscendenza non si potrebbe essere verificato: diritti civili, diritti sul lavoro. Ora politici e cariche istituzionali vogliono convincere a lasciare andare anche il diritto di scegliere: non permettiamolo, perché è l’unica cosa che abbiamo veramente e che ci rimane.
Non lasciamo che ce la portino via.
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