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Giugno 2011
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Il Piacere delle Piccole Cose

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In una società sempre di corsa, protesa verso chimere e illusioni, artefatti e proclami di orizzonti grandiosi, cime da conquistare per distinguersi e dimostrare il proprio valore sugli altri, si è perso di vista la vera dimensione della vita.
Una vita che ha i suoi ritmi, dove a qualsiasi cosa viene dato il giusto tempo per giungere a maturazione.
La calma, la pazienza, il saper attendere non è tempo sprecato come può essere visto da un sistema che spinge a correre, a consumare e bruciare in fretta qualsiasi cosa si incontri, per essere protesi sempre verso qualcosa di nuovo.
Ma facendo in questa maniera oltre a perdere aspetti importanti dell’esistenza, non si acquisisce saldezza e stabilità, non si creano fondamenta solide interiori, si è sempre come foglie portate dal vento, in balia di fattori esterni che condizionano e allontanano dal centro dell’essere e della volontà.
Eppure basterebbe poco per ritrovare quella dimensione capace di far gustare l’esistenza e vivere meglio, con più soddisfazione, senza avvertire sempre quell’affanno e insoddisfazione che fanno essere tanti scontenti: occorre semplicemente rallentare il ritmo, uscire dalla corrente tortuosa.
Una passeggiata in mezzo alla natura, lontano da strade e traffico, ascoltando il verso delle cinciallegre e lo sguazzare dei germani nell’acqua, osservando il volo degli insetti, guardando le lucertole ferme sui sassi a prendere il sole.
Starsene all’ombra di un albero leggendo un libro, accarezzati dalla brezza e dal profumo dei fiori, sollevando ogni tanto lo sguardo per vedere un falco volare o un paio di cerbiatti attraversare il campo.
Stare seduti ascoltando lo sfrigolio della carne che cuoce lenta sulle braci del barbecue oppure osservando la legna che brucia nel forno per essere pronto a cuocere il pane fatto in casa. E quando lo si sforna inebriarsi dell’aroma fragrante della crosta croccante, delle volute calde che si sollevano dalla mollica quando la pagnotta viene spezzata.
Piccoli frammenti di vita che non possono essere in alcun modo comprati, solo vissuti, capaci di riempire di un sottile senso di piacere e soddisfazione, ma soprattutto di pace.