Sicurezza: una gran cosa, che piace a tutti, che sarebbe bello avere in tutti i settori della vita.
Sarebbe bello avere sicurezza sul posto di lavoro, vedere le norme che tutelano la salute del lavoratore applicate, ma spesso questo non avviene, vuoi perché i datori di lavoro preferiscono non attuarle per risparmiare denaro, vuoi perché i lavoratori non sono stati messi a conoscenza di esse o reputano che non siano così importanti, che tanto a loro non capiterà. Purtroppo il numero di morti bianche è sempre elevato.
Sarebbe bello avere sicurezza per i propri risparmi, poter contare su un gruzzoletto per avere una certa tranquillità. O questo non è possibile perché non si ha un lavoro ben remunerato, dove tutti i soldi finisco in affitti, mutui, tasse, bollette, o perché non si ha un lavoro o un lavoro fisso, oppure perché si vogliono fare degli investimenti per avere un guadagno dai propri risparmi, fidandosi delle banche e dei loro esperti. Solo che o gli esperti non sono tanto esperti, oppure, per loro interessi personali, giocano con i soldi altrui, perdendo poi tutto (è il caso delle diverse banche fallite).
Sarebbe bello poter girare a piedi, in bicicletta, viaggiare in auto in sicurezza senza venire uccisi perché c’è gente che non guarda quello che fa, che se ne frega delle regole, perché tanto c’è l’assicurazione, tanto ce la si caverà con poco.
La sicurezza è giusta, perché è giusto che l’individuo sia tutelato, che le persone possano vivere adeguatamente, ma occorre fare attenzione, perché in nome della sicurezza si possono creare sistemi che invadono ogni spazio dell’individuo, non lasciandogli più alcuna libertà.
E’ un possibile scenario di quanto sta accadendo negli Stati Uniti a seguito delle azioni del killer di San Bernardino. La commissione Intelligenze del Senato sta lavorando a una proposta di legge per rendere reato penale il rifiuto della Apple di rispettare la decisione di un tribunale di far decriptare le informazioni dell’Iphone del killer. Apple si è rifiutata di creare una back door per l’iphone del killer, e forzarne così l’accesso ai dati, per non creare un pericolo precedente. “Il governo degli Stati Uniti ci ha chiesto di intraprendere un passo senza precedenti che minaccia la sicurezza dei nostri clienti. L’ordine ha implicazioni che vanno molto al di là del caso in oggetto: criminali e cattivi continueranno ancora a criptare, usando strumenti che sono pronti a loro disposizione. Non è una decisione che prendiamo alla leggera. Ci opponiamo alle richieste dell’Fbi con il più profondo rispetto per la democrazia americana e l’amore del nostro Paese, noi crediamo che sarebbe nel miglior interesse per tutti fare un passo indietro e considerare le implicazioni.” (brano estratto dal seguente articolo).
E’ facile capire quali possono essere le implicazioni: accedere ai dati di chiunque da parte del governo, poter controllare chiunque in qualsiasi momento. La lotta contro il terrorismo, la criminalità, i serial killer è giusta (ma invece di fare cose del genere, non sarebbe meglio negli Stati Uniti fare, per dirne una, una legge più severa sull’uso delle armi e non permettere a chiunque di averne una, potendola comprare come si fa con un sacchetto delle caramelle?), ma in nome della sicurezza non si può invadere la privacy di chiunque, limitandone così la libertà. Qualcuno può obiettare che se si è onesti, se non si ha nulla da nascondere, non si deve temere nulla, ma quello che si vuole fare è dare troppo potere nelle mani di pochi: i governi vogliono tenere tutto sotto controllo, sapere tutto dei suoi cittadini, però i cittadini sanno poco o niente di tutto quello che fanno i governi.
Dal controllare tutto al condizionare la popolazione con un monitoraggio di questa portata, il passo è breve (vedere il Grande Fratello Cinese). E chi dice poi che i governi in questo modo non s’inventino prove false per eliminare chi gli dà fastidio? Su queste cose c’è molto su cui riflettere e fare attenzione.
Leave a Reply