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Il Guanto dell'Infinito (Infinity Gauntlet)

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Il Guanto dell'Infinito (The Infinity Gauntlet) è una serie a fumetti della Marvel di sei numeri pubblicata da luglio a dicembre 1991, realizzata da Jim Starlin (storia) e George Pérez/ Ron Lim(disegni)Il Guanto dell’Infinito (Infinity Gauntlet) è una serie a fumetti della Marvel di sei numeri pubblicata da luglio a dicembre 1991, realizzata da Jim Starlin (storia) e George Pérez/ Ron Lim(disegni) ed è su di essa che si basa il film il cui trailer sta girando da poco in rete, Avengers: The Infinity War. Si è già detto, ma lo si ribadisce, che film e fumetti sono due mondi differenti, con i primi che prendono spunto dai secondi e hanno una vita propria. Tradotto più semplicemente: sceneggiatori e registi fanno quello che gli pare. Avengers: Infinity War non è da meno.
Partiamo dal titolo, che è lo stesso della serie a fumetti The Infinity War sempre scritta da Jim Starlin e disegnata da Ron Lim (Pérez non ha fatto parte questa volta del progetto), e che è il diretto seguito di Il Guanto dell’Infinito(di questo se ne parlerà in un altro articolo). La storia su cui si basa il film però è quella di Il Guanto dell’Infinito e The Thanos Quest, con molte differenze, alcune importanti, ma evidentemente non ritenute tali da chi l’ha realizzato. Innanzitutto nel film ci sono molto meno personaggi e la scelta ha una sua logica, visto che il fumetto praticamente ha coinvolto tutti i personaggi Marvel creati fino agli anni ’90 e tanti di essi non sono comparsi in nessuna pellicola. Non ha logica invece (se le cose stanno come si è appreso finora) l’eliminazione di un personaggio cardine e cruciale ai fini delle vicende narrate. Al posto suo e dei suoi compagni della Guardia dell’Infinito (che compaiono nella serie The Infinity War) sono stati messi i Guardiani della Galassia (d’accordo che due dei personaggi della Guardia dell’Infinito fanno parte anche dei Guardiani della Galassia, ma sono due gruppi differenti e soprattutto, nella storia originale, i Guardiani della Galassia non ci sono).
Il Guanto dell'Infinito: Adam Warlock disegnato da George PérezDopo questa divagazione sulle differenze tra film e cartaceo, veniamo alla storia originale.

Thanos, uno degli Eterni del pianeta Titano, riesce a ottenere le sei Gemme dell’Infinito (Anima, Mente, Tempo, Realtà, Spazio, Potere; evento narrato nella miniserie The Thanos Quest) e a sfruttare tutto il loro potere costruendo un guanto dove incastonarle (da qui appunto il nome della serie). Con questo potere Thanos ha tutto ciò che desidera; è tutto ciò che desidera; niente e nessuno lo può contrastare. In poche parole è supremo. È Dio, come dice Mefisto, primo accolito del pazzo Titano.
L’allarme di quello che sta per capitare viene portato da Silver Surfer sulla Terra a Strange: per compiacere e conquistare la sua amata, Lady Morte, Thanos (richiamato dal regno dei morti proprio da lei per forgiare l’universo a suo piacimento) ha deciso di esaudire la sua volontà. Il pazzo Titano è fuori controllo e anche Lady Morte si è accorta di aver fatto un errore a lasciarsi convincere da lui nell’ottenere le sei Gemme: Thanos, guardando nel Pozzo dell’Infinito dell’amata, ha capito che potere poteva acquisire e cosa poteva diventare.
Silver Surfer e Drax il Distruttore hanno cercato di fermarlo, ma sono stati sconfitti facilmente e la loro essenza spirituale rubata dal potere della Gemma dell’Anima, finendo nel mondo metafisico all’interno di essa. Lì hanno incontrato il leader spirituale del Mondo dell’Anima, Adam Warlock (conosciuto nelle serie a lui dedicate realizzate da Roy Thomas e Jim Starlin), che fa tornare il loro spirito al corpo dal quale era stato strappato. Ma non sono gli unici a farlo: lo stesso Warlock, assieme a Gamora e Pip il Troll, torna nel mondo materiale, inserendo il loro spirito nel corpo di tre persone morte in un incidente.
Nonostante un potere infinito, Thanos non è padrone di tutto; nonostante quello che ha fatto, non riesce a ottenere l’amore di Lady Morte. Anzi, ottiene l’effetto contrario, perché lei si sente ingannata, si sente una schiava del suo amore, dato che ora Thanos ha un potere superiore al suo, capace di soggiogarla. Per conquistarla, dapprima il Titano crea un santuario perché sia venerata da tutti. Poi le dona la nipote Nebula, ridotta a un ammasso distrutto di carne e ossa e tenuta in uno stato tra la vita e la morte. Infine, ricordandosi del voto fattole, estingue la luce di metà della popolazione dell’universo.
Il Guanto dell'Infinito - Confronto finale disegnato da Ron LimAll’improvviso, sulla Terra, metà delle persone sparisce nel nulla, nessuno escluso, nemmeno i supereroi: Avengers, X-men, Alpha Flight, Fantastici Quattro, Excalibur.
Contattato da Warlock, Strange deve riunire tutti i supereroi e far accettare Adam come loro leader perché è l’unico in grado di poter sconfiggere Thanos e il suo potere illimitato. Ma non è l’unico fronte che si oppone alla minaccia: entità dell’universo come Galactus, Eternità, l’Osservatore, Eon, Kronos, Lord Caos e Padrone Ordine, lo Straniero, Amore e Odio, Celestiali, scendono in campo.
Ma il mero potere è la giusta risposta al grave problema che ha colpito l’universo? Come si può affrontare qualcuno di onnipotente?
Che cosa si nasconde dietro al piano del misterioso Warlock? Perché chi deve guidare in battaglia nutre dei dubbi nei suoi riguardi?
Il piano è disperato: quando i supereroi sono sconfitti, entrano in gioco le forze dell’universo, scatenando uno scontro dove gli stessi pianeti sono armi da usare contro Thanos. Nonostante gli sforzi, il Titano esce vittorioso da ogni battaglia. Ma Warlock sa, essendo vissuto nella Gemma dell’Anima quando Thanos la possedeva e conoscendo bene il cuore dell’avversario, che è solo questione di tempo prima che Thanos commetta un errore; un errore che Thanos inconsciamente vorrà commettere, come già accaduto in passato tutte le volte che è stato vicino a ottenere tutto il potere desiderato. Warlock conosce il Titano meglio di quanto lui conosca se stesso e sa che nel profondo della sua anima Thanos non ritiene di meritare un simile potere.
Quanto previsto avviene e Thanos perde il Guanto, preso dalla nipote Nebula che ora vuole vendicarsi. Anche lei però lo perde, non pronta a gestire un simile potere: alla fine sarà Warlock a divenirne il nuovo custode, riportando tutte le cose a com’erano prima degli eventi a cui Thanos ha dato il via.

Il Guanto dell’Infinito è un’avventura cosmica di tipo supereroistico, su questo non c’è dubbio, ma è pure qualcosa di più: è anche una lettura in alcune parti introspettiva, che rivela i tormenti che si celano nell’animo di alcuni personaggi (vedere i dialoghi tra Hulk e Wolverine e tra Thanos e Warlock), e che fa riflettere sul potere, una merce effimera, difficile da guadagnare, facile da perdere, come afferma Thanos in una delle ultime tavole.
Parlando di tavole, i disegni sono quelli tipici di inizio anni ’90 della Marvel. Dal numero 1 al numero 3 George Pérez è il disegnatore ufficiale; nel numero 4 lavora assieme a Ron Lim, che lo sostituisce poi completamente nei numeri 5 e 6. Il cambio non influisce sulla qualità del tratto, mantenendosi sempre su buoni livelli; certo, Lim non è così particolareggiato nei dettagli come Pérez, ma si rivela essere un ottimo sostituto.
Per chi ama le saghe galattiche, quasi asimoviane, Il Guanto dell’Infinito è una lettura consiglia, coinvolgente, avventurosa, ma anche capace di dare spunti di riflessione.

5 comments to Il Guanto dell’Infinito (Infinity Gauntlet)

  • Tra l’altro ho visto che la Panini, in occasione del film, ripropone un bel cofanetto con gli omnibus delle saghe dell’Infinito… costo elevato, ma dopotutto sono ben cinque saghe complete, in una bella confezione.

    • Sì, le ho viste: io ho i volumi dove ci sono solo le miniserie e quindi non sono interessato, tuttavia se qualcuno le volesse prendere non sarebbero male. Come prezzi direi che rientrano negli standard dei fumetti; si parla comunque di volumi di diverse centinaia di pagine: siamo sulle quattro/cinquecento per volume, se non ricordo male.

      • Si, certo, il costo è alto ma giusto.
        Praticamente una trentina di euro a saga, che per un volume di quelle dimensioni mi sembra più che ragionevole come prezzo.

        E visto che l’intera opera non l’avevo mai avuta sotto mano, e le parti che avevo ormai le ho vendute, ti dirò che un pensierino ce lo sto facendo… 🙂

        • Se ti piacciono le avventure cosmiche della Marvel e i disegni di quel periodo, per me fai bene a farci un pensierino: a mio avviso merita sia come comparto grafico, sia come storia. Un po’ perde nella terza parte (La Crociata dell’Infinito), ma le prime due sono di un livello più che buono; comunque nei prossimi giorni parlerò della Guerra e della Crociata dell’Infinito.

  • […] pubblicata tra giugno e novembre 1993 ed è il seguito diretto di La Guerra dell’Infinito; se Il Guanto dell’Infinito era una lettura a sé conclusiva, le due opere sopra citate non lo sono, dato che nella Guerra si […]

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