
Star Trek – Il futuro ha inizio è stato uno dei diversi remake/reboot di film usciti in passato. Star Trek non ha bisogno di presentazioni, in molti conoscono questo mondo grazie alle gesta del capitano Kirk e del suo ufficiale Spock, conosciuti con la prima famosa serie tv dedicata a loro e agli altri membri dell’equipaggio dell’astronave Enterprise, nonché con i primi film tratti da essa. Sinceramente, non sono mai stato un fan sfegato di questo mondo, anche se ho visto tutti i film di Star Trek e alcune puntate della serie Star Trek: The Next Generation, quindi non ho avuto grosse remore nel vedere Star Trek – Il futuro ha inizio, né tanto meno nel criticarlo, anzi, devo dire che il giudizio dato è positivo.
La storia ha inizio quando una nave stellare della Federazione, la USS Kelvin, viene attaccata da una gigantesca nave romulana che è alla ricerca dell’ambasciatore Spock; avendo avuto risposta negativa, il capitano dei romulani, Nero, ordina di continuare l’attacco, ma grazie al sacrificio del neo capitano George Kirk, la maggior parte dell’equipaggio si salva, e tra esso anche la moglie che proprio nel momento dell’attacco dà alla luce suo figlio, James Tiberius Kirk.
La scena poi si spsota su Vulcano, dove un giovane Spock, metà umano e metà vulcaniano, dopo aver ricevuto un insulto sulla madre terrestre, l’unico punto debole capace di farlo reagire impulsivamente, picchia il ragazzo vulcaniano autore della provocazione.
Qualche anno dopo, i due, ormai adulti, si incontrano all’accademia della flotta stellare e il loro non è certo un incontro amichevole: fin da subito tra i due non corre buon sangue, dato che sono uno l’opposto dell’altro (istinto contro ragione). Fatto salire con un escamotage dall’amico dottore McCoy su un’astronave dopo essere stato sospeso per aver baratro nel test della Kobayashi Maru (un test dove si è sempre destinati a fallire per far comprendere il fallimento e la paura nell’affrontare prove impossibili da superare), Kirk riesce a far capire che la missione cui stanno partecipando è in realtà una trappola: avranno a che fare di nuovo con la nave di Nero, ricomparsa dopo venticinque anni dall’attacco in cui nacque Kirk, intenta a far implodere il pianeta Vulcano, impresa in cui riesce. Gettato su un pianeta quasi disabitato da Spock, Kirk incontrerà la sua versione più anziana, giunta dal futuro attarverso un buco nero creato per cercare di fermare una Supernova sul punto di esplodere che altrimenti avrebbe distrutto il pianeta Romulus. Purtroppo, la missione dello Spock futuro è fallita e Nero incolpa lui dell’accaduto; per questo l’ha inseguito attraverso il buco nero e ha distrutto il suo pianeta natale per fargli provare quello che aveva provato lui. Il piano di Nero però non si ferma qui: per attuare la sua vendetta vuole far fare alla Terra la stessa fine (Spock era anche in parte umano, oltre che vulcaniano).
Con gran sorpresa di Kirk, lo Spock del futuro gli rivela che loro erano grandi amici (gli rivela anche come nel tempo da cui viene il padre di Kirk lo ha visto crescere) e gli spiega come fare per avere il comando della USS Enterprise e così fermare una volta per tutte Nero.
Per dare un nuovo inizio a Star Trek – Il futuro ha inizio si è giocata la carta del viaggio nel tempo che crea una realtà alternativa a quella conosciuta; una realtà differente all’inizio ma che poi, con alcuni accorgimenti (Spock del futuro) viene rimessa su binari già conosciuti. Il risultato è decisamente riuscito e la storia non ha momenti di stanca. Si può dire che tutto il cast ha fatto un buon lavoro, così come si possono dire ottimi la fotografia e gli effetti speciali.
Star Trek – Il futuro ha inizio è uno dei rari casi in cui un reboot/remake non fa rimpiangere l’originale.
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