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Il riscatto di Ender

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il riscatto di enderIl riscatto di Ender riprende a narrare le vicende di Andrew Wiggings dove erano state lasciate in Il gioco di Ender: Ender viaggia di pianeta in pianeta assieme alla sorella alla ricerca di un luogo per far rinascere la razza degli Scorpioni. Nel mentre, ricoprendo il ruolo di Araldo dei Morti, racconta la vita di chi è morto. Tuttavia, sono trascorsi tremila anni da quando ha portato alla vittoria la Terra, causando lo xenocidio degli alieni considerati nemici, questo perché viaggiando a velocità relativistica il tempo scorre in modo diverso. Ora, sulla Terra, al posto del fratello Peter, l’Egemone, c’è la federazione Starway, che ha iniziato a colonizzare l’universo. Su uno dei pianeti colonizzati è stata incontrata un’altra razza aliena senziente, i cui membri sono stati chiamati maiali; memori degli errori del passato, gli umani hanno sì stabilito dei contatti con loro, ma stando attenti a non influenzarli con il loro modo di fare. Tale compito è stato affidato a una piccola colonia chiamata Lusitania (i suoi membri sono di origine portoghese e sono cattolici), in special modo allo xenologo Pipo e al suo apprendista e figlio Libo. Ad aiutarli ci sarà Novinha, figlia dei due xenobiologi che hanno salvato gli umani da un virus del pianeta, la Descolada; il prezzo però è stato altissimo, dato che ha richiesto la loro vita e la cosa ha segnato profondamente la vita della ragazza, che diverrà asociale e seguirà le orme dei genitori nello studio del virus. Nonostante l’asocialità, Novinha stringe un buon rapporto con i due xenologi, innamorandosi di Libo e vedendo Pipo come un padre. Proprio per questo, il senso di colpa la stravolge quando, facendo vedere i risultati dei suoi studi sul virus, fa avere un’intuizione a Pipo sul legame che c’è tra questo e i maiali; l’uomo va a parlarne con i maiali e questo lo conduce a una morte orrenda in un raccapricciante rituale.
Sconvolta dal dolore, Novinha decide di chiamare un Araldo dei Morti per onorare colui che aveva preso a vedere come un secondo padre, anche se sa che il suo arrivo richiederà degli anni. Ender risponde alla chiamata, mettendosi in viaggio, ma questa volta senza la sorella, che ha messo su famiglia e ha trovato un posto dove sentirsi a casa; lui però non è solo, avendo con sé la pupa della regina degli Scorpioni (con la quale comunica telepaticamente) e Jane, un’intelligenza artificiale che parla solo con lui e che si è sviluppata dalla tecnologia ansible. Quando arriva su Lusitania, sono trascorsi molti anni (per lui poche settimane nel viaggio relativistico): Novinha si è sposata e ha avuto diversi figli, un paio di loro dediti allo studio dei maiali e della Descolada; il marito non è però Libo, dato che se l’avesse sposato avrebbe dovuto condividere tutte le conoscenze che aveva e non voleva che incorresse nel destino del padre (cosa che, nonostante la sua decisione, accade ugualmente). Tuttavia, non ha potuto non amarlo: come Ender scoprirà, Libo è il padre di tutti i suoi figli, visto che Marcao, il marito di Novinha, era sterile.
Anche se Novinha aveva annullato la sua chiamata per l’Araldo dei Morti, Ender potrà svolgere il suo compito ugualmente, dato i suoi due figli più grandi, Miro ed Ela, hanno convocato un Araldo per fare un’elegia per Marcao e per Libo. Così, non solo porterà a galla i segreti custoditi da Novinha su di lei e sulla sua famiglia, ma prendendo contatto con i maiali riuscirà finalmente a far comprendere reciprocamente la razza umana e quella aliena, sanando ferite inferte senza che ci fosse volontà che venissero fatte.
Come una sorta di Messia, Ender porta sconvolgimento nella colonia, ma anche se la verità che ha portato a galla ha causato dolori e divisioni, questa ha avuto un effetto catarsico, generando un cambiamento benefico in tutti. Una volta fatto questo, Ender potrà far schiudere la pupa della regina degli Scorpioni sul pianeta, dato che è l’ambiente ideale per loro (erano entrate in contatto con i maiali, trovandosi in sintonia con loro); non tutte le cose vanno però per il meglio, dato che la federazione Starway decide d’intervenire e vuole far evacuare il pianeta. La colonia non accetterà e si preparerà a resistere.
Il riscatto di Ender si rivela essere allo stesso livello del suo predecessore, Il gioco di Ender: intenso, ben strutturato, con personaggi adeguatamente sviluppati psicologicamente. Da genio della strategia bellica, Ender si trasforma, grazie alla sua grande comprensione, in una sorta di Cristo Redentore; il suo intervento non è però di quelli tranquilli, ma è più basato sul passo del vangelo “Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare una pace, ma una spada” (Mt 10,34), a indicare come la verità sia un processo di trasformazione non facile, che passa prima attraverso il dolore, poi all’accettazione che porta a superare quei traumi che tanta sofferenza hanno causato. A qualcuno il paragone Ender/Gesù potrà dare fastidio, come potranno dare fastidio certe critiche alla religione cattolica, ma Il riscatto di Ender è un ottimo romanzo, perché fa pensare, spinge a riflettere, a scavare per cercare sempre la verità, perché la comprensione dell’altro, anche se fa paura, è l’unica via per costruire una vita degna di essere vissuta. E anche se il suo personaggio risulta incarnare colui che risolve sempre tutto, come fa certa letteratura, e per questo risultare poco credibile e poco simpatico, va però anche apprezzato l’approfondimento che viene fatto di un uomo che è sempre stato solo, isolato, e che cerca di trovare redenzione per fatti che ha compiuto, anche se inconsciamente, anche se manipolato da altri. Un personaggio che cerca un proprio posto nella vita, come tutti gli esseri viventi.
Limitarsi solo a Ender sarebbe superficiale, perché Scott approfondisce e sviluppa bene ogni personaggio, anche gli alieni, con il loro modo di vivere e di fare così diverso da quello umano. Senza dimenticare che sviluppa bene anche l’ambiente in cui si svolgono le vicende, mostrando come tutto sia in correlazione.
Il riscatto di Ender, come il suo predecessore, è un romanzo davvero valido e si fa fatica a capire come sia finito fuori catalogo.