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Macchine Fangoformanti

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Un modello, un esempio, può essere fonte di forte influenza sui singoli e sulle masse, specie se esso occupa un grosso spazio nella vita di un individuo: è attraverso quanto vede fare che l’uomo impara, riesce a cavarsela, soprattutto da piccolo, perché se non viene accudito, non gli viene insegnato, è destinato a morire, a differenza degli animali che hanno l’istinto che li guida, sapendo già in che modo devono muoversi. Per questo l’uomo nei suoi primi anni di vita va per imitazione e con il sopraggiungere della sua maturità, dello sviluppare una propria consapevolezza, acquisisce una propria autonomia.
Questo in teoria. Perché l’andare per imitazione mantiene radici forti, fa parte di quell’adattarsi all’ambiente per poter sopravvivere che non l’ha mai abbandonato; a questo va poi aggiunto che il potere del condizionamento, specie in questa società dove si ha una diffusione dei media enorme, fa agire gli uomini non in maniera libera: un processo inconscio che fa adeguare al modello imperante. Ad andare con lo zoppo s’impara a zoppicare, a stare nel sistema si diventa come il sistema: si scelga il motto che si preferisca, ma il risultato non cambia. E in Italia purtroppo se ne ha un esempio che ha imperato per anni e le cui conseguenze ancora si stanno avendo; di questo si deve ringraziare Berlusconi e il Berlusconismo da lui derivato.
Anche se aderire, far parte di sistemi come il nostro, porta ad avere una sorta di cancellazione della memoria e dimenticare quello che è stato, non ci si può dimenticare di un periodo che ha avuto grande influenza sulla vita del paese, dove tutto doveva essere a favore di una sola persona al governo, che proprio perché era al suo interno faceva leggi a suo favore, sia per proteggersi dai reati commessi, sia per guadagnare il più possibile a livello economico. Una persona che si è ritenuta intoccabile, sopra di tutti, sopra della legge, che di essa se ne faceva e continua a farsene beffe, che perché occupava una certa posizione e aveva soldi le doveva essere concesso fare di tutto.
Proprio questo modo di fare è stato preso a modello, anche da chi non era dalla sua parte, anche chi si dichiarava contro di lui e la sua politica. Chiunque in questa società si sente in diritto di dire e fare quello che vuole, ritenendo di non dover patire nessuna conseguenza (vedasi i beceri striscioni di juventini e fiorentini). Le regole ci sono, ma non vengono rispettate perché non c’è nessuno che le fa rispettare e nessuno che abbia la voglia di farlo, creando legioni di Ponzi Pilati che se ne lavano le mani. Chiunque abbia un minimo di potere, ricopra un certo ruolo, ne approfitta al massimo per far pesare la posizione che ha, per dimostrare la sua superiorità, per dare soddisfazione al proprio ego. Vere e proprie Macchine Fangoformanti atte allo spregio, alla prevaricazione, all’appropriazione indebita, alle piaghe diffuse della raccomandazione e del “cane non mangia cane”, dove, anche se si sbaglia, si prevarica, s’insulta, si lede la dignità umana, la si passa liscia. I più di fronte a queste cose sono indifferenti, lasciano correre, provando fastidio per chi le fa notare, lamentandosi che invece dovrebbero starsene zitti e accettare le cose come stanno perché non ci si può fare nulla; i pochi che rinnegano questo lassismo si ritrovano a lottare contro mulini a vento, perché se si denuncia cosa non va ci si ritrova a osservare che le denunce vengono lasciate cadere perché il potere difende sempre il potere e per questo c’è la divisione tra esseri umani si serie A e di serie B. Gli individui, dinanzi a tali modi di fare, sono solo oggetti da usare per soddisfare i fini personali di altri, che vengono buttati quando non sono più utili oppure quando non agiscono secondo le linee guida di chi comanda.
E così è in tutti i luoghi, in tutti i posti organizzati da umani. Nessuno escluso. L’uomo non ha più un valore, è solo uno strumento da usare.

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