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E si meravigliava della loro incredulità

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“E si meravigliava della loro incredulità” (Marco 6,6). Questa è una frase del Vangelo quando Gesù rimane sbalordito dinanzi all’atteggiamento della gente per il suo modo di fare. Nonostante i miracoli, i segni a supporto dell’insegnamento dato, la gente non credeva a quello che diceva. Gesù aveva un bel daffare a spiegare, cercare di far comprendere quello di cui parlava, ma niente: la gente non ci arrivava, non riusciva a vedere. O non voleva vedere, ponendo un forte rifiuto a quello che sarebbe stato altrimenti un cambiamento del loro modo di vivere. Un modo di vivere che dava tanti patemi, che creava catene, pesi e ostacoli, di cui ci si lamentava; un modo di vivere che non era il massimo, ma che si era disposti a difendere a spada tratta, anche a uccidere, proprio poi come accadde a Gesù (i mandanti furono scribi, sommi sacerdoti, gente di potere che vedeva minato il proprio potere, ma anche la folla ignorante ebbe le sue colpe, dato che si fece strumentalizzare e usare da essi).
Sono passati i secoli, ma la storia si è sempre ripetuta: chiunque mostrava le cose come stavano, o smascherava una realtà falsata, o veniva ignorato (se andava bene ) o veniva perseguitato; pochi ascoltavano e seguivano la verità mostrata. C’è sempre stata una costante in tutto ciò: lo sbalordimento di come tanti non vedano/non vogliano vedere le cose come stanno. Come si fa a essere ciechi di fronte all’evidenza? Oppure l’evidenza viene vista ma viene volutamente ignorata, fregandosene come se niente fosse?
Eppure non è come se niente fosse.
La Prima Guerra Mondiale poteva essere evitata ed era chiaro che se fosse scoppiato un conflitto di quella portata, sarebbe stata una rovina di portata enorme. Eppure ce se ne è fregati, come se milioni di morti, nazioni distrutte e impoverite non facessero nessuna differenza.
Anche la Seconda Guerra Mondiale poteva essere evitata, Hitler poteva essere fermato. Ma i tedeschi avevano troppa voglia di rivalsa verso gli altri paesi europei per vedere con che pazzo avevano a che fare e dove li avrebbe portati (o se lo hanno visto, se ne sono fregati). E le altri nazioni se ne sono rimaste ferme a guardare le aggressioni portate ai vicini, intervenendo troppo tardi, quando si sono ritrovate attaccate e minacciate.
In tutte le occasioni c’è sempre qualcuno che mette in guardia la gente, con anche prove, fatti che dimostrano quanto viene detto, ma spesso si viene ignorati. Un esempio riguarda il clima e come esso venga influenzato e modificato dall’inquinamento, portando gravi danni al pianeta: i risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma vengono ignorati, specie dai grandi delle nazioni (come la Cina) che per continuare a far fiorire la propria economia non vogliono avere regole da rispettare. Poco importa se i ghiacci si sciolgono, il clima si surriscalda, aumentano i periodi di siccità, aumentano le persone con problemi respiratori e di allergie (solo per fare qualche esempio).
Cosa dire poi di trasmissioni come Report e Presa Diretta, che mostrano la realtà italiana, con tutti i suoi misfatti, le cose che non vanno, che portano prove concrete a dimostrazione di quello che dicono e nonostante questo c’è chi non vuole vedere o addirittura nega la realtà.
Ottusità mentale? Malafede? Incapacità di vedere? Ostinazione a non voler vedere? Dover difendere i propri interessi?
Le possibilità possono essere diverse e tutte portano allo stesso risultato: la non comprensione della verità. E quando si arriva a questo punto, si capisce davvero il significato delle parole del Vangelo. E si meravigliava della loro incredulità. (E ci si domanda se vale la pena darsi da fare per una massa così limitata e ignorante).

2 comments to E si meravigliava della loro incredulità

  • Non vedo la connessione tra credere ai miracoli e credere a cose gravi che accadono nella realtà italiana…

    • Se si prende il modo “classico” di vedere il miracolo (ovvero come qualcosa di portentoso, quasi magico), allora sì, non c’è connessione. Ma questo modo di fare allontana dalla comprensione, dall’accorgersi della realtà, delle cose che non vanno. Qua si prende spunto dal vangelo, ma quante volte nella storia c’è chi ha cercato di avvisare gli altri di cose che sarebbero accadute seguendo certe scelte ed è stato preso per pazzo o visionario. E chi avvisava rimaneva incredulo come la gente non riuscisse a vedere quello che accadeva e quello che sarebbe poi accaduto: questo è quello che dice il vangelo, questo è quanto capitato e capita a tanti quando gli altri non riescono a vedere. Questo fa parte della vita dell’uomo (molto ben mostrato nel mito di Cassandra).

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