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Analogie 2: Trump come Greg Stillson?

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Analogie 2: Trump come Greg Stillson?Ne avevo già parlato in un articolo diversi anni fa, quando ci furono le precedenti elezioni americane; allora le cose andarono diversamente e non vinse chi si temeva. Non è andata così questa volta e i timori di allora ora sono più forti, dato che si vedono le stesse analogie tra Trump e Greg Stillson, il candidato al Senato del film La Zona Morta (1983, diretto da David Cronenberg), tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. I modi di fare e la politica di Trump sono preoccupanti (che punta al conflitto, all’odio e alla discriminazione), diretti in una direzione che non preannuncia nulla di buono: anche nel libro di King il personaggio si presentava come il rappresentante di tutti, disponibile verso chiunque, ma in realtà, a parte il potere e il compiacimento di possederlo, a Stillson non importava nulla della gente, ma solo di se stesso; se fosse stato lasciato fare, avrebbe condotto a un tremendo conflitto mondiale. Il fato non si verificò perché si riuscì a fermarlo.

La realtà è diversa dal libro e non perché non c’è nessuno con poteri paranormali, ma perché non c’è volontà di far andare le cose per il meglio: è chiaro che non si andrà incontro a qualcosa di buono. Ancora non si è compreso che non dovrebbe essere permesso a imprenditori di ricoprire ruoli politici e il motivo è semplice: troppo potere concentrato nelle mani di uno solo. La maggior parte delle persone non vuole comprendere questa realtà, o non dando importanza alla cosa o convinta distortamente che questi individui siano davvero le figure giuste per far funzionare le cose. Ma in un periodo sempre più esasperato, dove prende sempre più piede l’intolleranza, dove la giustizia viene calpestata per far spazio alla corruzione e al malaffare e la gente compie in numero sempre maggiore gesti di omicidio/suicidio, ci si rende conto che il mondo sta sprofondando nella follia; è come se ci fosse una sorta di presenza che condiziona e spinge per far esplodere violenze e atrocità. Forse It, la famosa creatura dell’omonimo romanzo di King, esiste davvero. O forse si tratta della Bestia di cui si parla nell’Apocalisse di Giovanni (capitoli 12 e 13), che tanta ammirazione fa nascere negli uomini. Una cosa però è certa: la storia ha insegnato più volte simili lezioni e tutte le volte non si è appreso nulla da esse.

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